Pronti, ripartenza e via… Fase 2


Oggi si comincia a parlare di ripartenza. Lo fanno tutti, sempre più…

Chi non apriremo mai più, chi ha già chiuso, chi a Maggio, chi a Settembre, chi a Giugno e chi semplicemente aspetta con la dovuta calma, necessaria in questi momenti.

Ecco io sono questo: l’ultimo. Non ho fretta, non dobbiamo averla. Il momento è delicato per tutti. Ancora si conosce poco di questo virus, serve tempo. Lavoriamo su altri fronti, sull’associazionismo* per esempio, oppure pensiamo. Pensiamo e basta. Cominciamo a riflettere su come sarà, facciamolo serenamente e cerchiamo di capire come torneremo ai nostri posti… E’ importante vederci chiaro, più ancora della visione. Facciamo un passo indietro, rispettiamo chi combatte, aiutiamo chi aiuta.

Detto questo mi piace il dibattito, mi piace pensare al futuro… al mio futuro da cameriere prima ancora che da ristoratore… così, riordinando qua e là, penso. Penso e scrivo.

Ho stilato una semplicissima lista di possibili azioni concrete che ci faranno ripartire avvicinandoci ai bisogni reali della gente, alle necessità della clientela.

Ripartire ancora più attenti, ancora più professionali, ancora più precisi. Servirà dare di più, servirà fare di più!

Ok, ma come?

Provo ora a mettere in fila alcune semplici azioni da rispettare con rigoroso dovere. Queste (forse) potrebbero bastare!

  • Tavoli maggiormente distanziati (1 metro all’interno) rivedendo la capienza del locale. Stesso discorso per l‘esterno riducendo a 80 cm la distanza e favorendo l’uso dello spazio pubblico all’aperto (abbassando le tariffe dei plateatici -> gratuiti per il 2020)
  • Guanti per camerieri: un classico dell’alta hotellerie che tornerà in voga, più che di moda. (almeno per i primi 6 mesi)
  • Mascherine DPI per tutti gli addetti al servizio: sala, cucina, uffici e pulizie (almeno per i primi 6 mesi)
  • Uso di prodotti con presidio medico chirurgico per le pulizie degli ambienti (prodotti certificati)
  • Sanificazione dei locali certificata obbligatoria (2 volte all’anno in sconto fiscale)
  • Conti solo seduti al tavolo… si pagherà più smart, seduti e più comodi (mai più file a casse, reception e banconi).
  • Incentivi (o Bonus) x adeguare le strutture con aspiratori e/o porte scorrevoli motorizzate
  • Nuovo corso sulla sicurezza da integrare al DVR con focus sul rischio MicroBiologico ed Epidemiologico
  • Salviettine lavamani ad ogni cliente all’arrivo
  • Disinfettante per mani obbligatorio in bagno e nelle zone “take-away” banconi bar, gelaterie etc etc
  • Ingressi al ristorante separati con accompagnatore (cameriere o personale addetto). Il cliente aspetterà fuori il suo turno e verrà accompagnato al tavolo direttamente, una prenotazione alla volta.
  • Eliminare la TARI per tutto il periodo di chiusura congelango tutti gli aumenti per gli anni successivi
  • Niente IVA per gli incassi avvenuti durante tutto il periodo dell’emergenza (dal 23 Febbraio 2020 in poi in Lombardia)
  • Eliminare la tassazione sui nuovi contratti post-emergenza per 5 anni (nuove sottoscrizioni, rinnovi e nuove assunzioni) in maniera tale da favorire il riassetto delle aziende di ristorazione (gestione nuove mansioni e nuovi orari), favorendo l’occupazione e la nuova strategia in conformità con le regole sulla prevenzione.
  • Sostituire la stretta di mano con un Cin e un brindisi in compagnia!

Molti di noi ristoratori già applicano questi standard qualitativi, altri ancora non tutti e altri nemmeno c’avevano pensato. Ora, che piaccia o meno, serve agire in questa direzione. Pian piano aggiusteremo il tiro, correggeremo, toglieremo e implementeremo.

Su le maniche mascherine e Buon Lavoro!

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